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al testo di Giulia Salis Nioi
Orlando Furioso
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Tanto m'insegnò Astolfo All'ombra del cratere, Nascosti alla Terra e al Sole, Quando lo incontrai sulla luna. Teneva un fuoco Tra le mani blu Che non bruciava, non scaldava, non schiariva. Aveva ali ai piedi E sedeva a testa in giù E la sua stessa compagnia, Sua compagna, Lo faceva sorridere. Passammo insieme, Noi spazionauti, Lunghi annioblii (300'000 emozioni/pensiero, per i neofiti) di qualche istante, A guardarci nel cuore. Stringeva un'ampolla, tra i piedi e le ali, Piena di trasparente densità. La annusammo, sapeva di... La bevemmo. E ubriachi di senno, Demmo a tutto un senso. Io tornai al mio libro,
e lui alle sue pagine.
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